Nuova puntata dei nostri focus sulle Forze Speciali Italiane: oggi è il turno dello famoso GIS Carabinieri
Indice
L’approfondimento di oggi riguarderà il GIS Carabinieri, ossia l’unico Reparto Speciale sotto le fila dell’Arma. Continuiamo dunque la saga, intrapresa già da qualche settimana, relativa alle Forze Speciali delle Forze Armate e delle Forze di Polizia. Dopo averti parlato del 9° Reggimento “Col Moschin” dell’Esercito, dei GOI della Marina e del 17° Stormo Incursori dell’Aeronautica, oggi analizzeremo le caratteristiche, la storia e il percorso di arruolamento in quello che rappresenta una delle punte di diamante del nostro contesto militare.
Attenzione però: nel caso del GIS Carabinieri siamo di fronte a un vero e proprio unicum. I suoi membri sono infatti gli unici, tra le fila delle Forze Speciali, a possedere la qualifica di Pubblica Sicurezza e di Ufficiali di Polizia Giudiziaria oltre a quella, ovvia, di Incursori. Partiamo proprio da qui.
Cosa fa un Incursore Carabinieri?
Come ti abbiamo fatto notare già nei precedenti articoli – come ad esempio quello sui GOI della Marina – nella maggior parte dei Reparti Speciali ricorre la dicitura, o quantomeno la qualifica, di incursore. Questo per un motivo molto semplice: si tratta infatti delle unità che, in caso di necessità, durante le missioni di peace-keeping/peace-enforcing, conducono operazioni in qualunque ambiente. Contesto, questo, per cui è necessaria una preparazione mirata e un addestramento specifico.
Come detto, però, il GIS Carabinieri non è solito entrare in azione esclusivamente durante le Operazioni Speciali. Il Ministero dell’Interno può infatti dispiegare le forze del Gruppo di Intervento Speciale anche in caso di azioni a sfondo terroristico, liberando ostaggi, anche grazie al talento dei suoi negoziatori.
Più in generale il GIS è presente quando si verificano rapimenti o comunque il delinearsi di un pericolo per l’incolumità di personalità importanti del nostro Paese.
Cosa fanno i GIS dei Carabinieri?
Dopo aver trattato in maniera generica i compiti a cui il GIS Carabinieri è addetto, ti vogliamo parlare della cosiddetta “fase operativa”.
Iniziamo dal luogo di lavoro. Il Reparto è inquadrato nella Seconda Brigata Mobile Carabinieri e ha sede presso la caserma Vannucci di Livorno. Qui è stanziato anche il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”, dal quale – non a caso – vengono selezionati gli aspiranti GIS.
Come ovvio che sia, almeno una quota del Gruppo è addetta al pronto impiego, raggiunta poi da una seconda quota nell’arco di massimo tre ore. Il reparto nella sua interezza ha invece un massimo di 24 ore per essere dispiegato completamente. Analizzando nel dettaglio il modus operandi attuato dal GIS Carabinieri, una volta decretato il suo coinvolgimento, troviamo le seguenti fasi:
- Allarme (ordinato dalla Sala Operativa del Comando Generale dell’Arma)
- Approntamento del personale (sistema modulare descritto sopra)
- Trasferimento in zona d’impiego (effettuato con auto speciali, elicotteri o velivoli)
- Schieramento del dispositivo
- Intervento
- Evacuazione
Il reparto ha sempre a disposizione alcuni elicotteri in dotazione ai Carabinieri dell’elinucleo di Pisa e un aereo della 46ª Brigata Aerea dell’AM, anch’esso stanziato nella città toscana. Ovvio che, in caso di necessità, il parco di mezzi può essere espanso considerevolmente.
Da Teste di Cuoio a Reparto d’Élite
Ti sarà certamente capitato di sentire dai giornalisti il termine “teste di cuoio”, senza forse capirne il significato. È finalmente arrivato il momento di risolvere questo arcano. Al termine, secondo il Dizionario De Mauro, corrisponde la definizione di una componente di corpi della Polizia o dell’Esercito specializzati in interventi contro terrorismo, guerriglia, ecc.
Fonti meno eminenti aggiungono un dettaglio non di poco conto per il nostro discorso. “Teste di cuoio” è un’espressione informale che indica unità speciali antiterrorismo sprovviste di una preparazione specifica militare tipica, invece, delle Forze Speciali.
Secondo questa lettura, quindi il GIS Carabinieri non si tratterebbe di una Forza Speciale. In effetti così è stato fino al 2004 quando il Gruppo è stato incluso a pieno titolo nelle Forze Speciali italiane. La sua storia però parte da lontano.
Durante gli Anni di Piombo nacque infatti la necessità di contrastare i gruppi terroristici e sovversivi appartenenti ad ambo le fazioni politiche. Fu il Ministro degli Interni, Francesco Cossiga, nel 1977, a ordinare la creazione dell’UNIS (Unità di Intervento Speciale), capace di offrire servizio di “commando” oltre a quello già presente di investigazione anti-terrorismo. E fu proprio allora che si decise di attingere dagli arruolati nel “Tuscania” per dar vita al GIS Carabinieri.
Rimane celebre l’intervento dei GIS presso il carcere di Trani, dove il 29 dicembre 1980 fu sedata una rivolta terroristica iniziata proprio dall’interno delle celle. Nell’arco di pochi minuti il Gruppo riprese il controllo della struttura, grazie a un pronto intervento “pirotecnico”, con tanto di elicotteri e passamontagna.
Arriviamo al 2004, quando appunto il reparto fu qualificato come TIER 1 (livello NATO che lo accomuna anche al 17° Stormo dell’AM ), e dunque come vera e propria Forza Speciale. Da qui in poi inizia l’attività fuori dai confini nazionali, che ha visto il GIS Carabinieri coinvolto in contesti delicati come quello balcanico, l’Afghanistan e le rivolte politiche in diversi stati africani. Tali interventi sono valsi al Gruppo la Bandiera di Guerra, assegnata dal Presidente Mattarella al GIS Carabinieri durante l’aprile 2020.
Come entrare nei GIS dei Carabinieri?
Solo dopo due anni di servizio nel Tuscania e rispettando comunque il limite massimo di età, che corrisponde a 32 anni, se sei meritevole, potrai finalmente richiedere di partecipare al corso di formazione per entrare nel GIS Carabinieri. Ma andiamo con ordine.
L’accesso al Tuscania è aperto a tutti i gradi. Da Allievo Carabiniere ti sarà possibile inoltrare domanda quando vuoi, ma per prendere parte al Reggimento devi concludere la tua esperienza da “allievo”, divenendo dunque Carabiniere effettivo, e sostenendo nel frattempo le prove previste su cui non ci soffermeremo in questa sede. Dopo un anno di servizio continuativo, se selezionato, avrai l’opportunità di accedere al Tuscania. Presso Livorno, come detto, sarai protagonista di un corso specializzato e molto faticoso della durata di circa 10 mesi prima dell’entrata in azione.
Inizierà poi la fase di addestramento per il GIS: vediamo in cosa consiste.
GIS Carabinieri: l’addestramento
Per accedere al GIS inizierai con degli esami fisici e psicologici, per poi accedere a un corso semestrale in cui ti verrà impartito un addestramento specifico ad alta tensione che comprende:
- Arrampicata e sciata
- Protezione e scorta
- Discesa in corda doppia e altre tecniche per la discesa rapida da edifici ed elicotteri
- Tecniche di combattimento ravvicinato e autodifesa
- Combattimento corpo a corpo
- Maneggio di armi ed equipaggiamenti speciali
- Tiro rapido e preciso con pistole, mitragliette e fucili
- Maneggio di esplosivi e liquidi speciali
Concluso ciò, sarai finalmente Operatore GIS e verrai assegnato a uno dei Distaccamenti Operativi. Non prima, però, di aver ottenuto l’idoneità in uno di questi corsi di perfezionamento:
- Paracadutismo, con la Tecnica della Caduta Libera (TCL), sia HALO che HAHO
- Tiratore scelto
- Esperto in IED
- Medicina tattica, svolta presso il prestigioso corso 18 Delta delle forze speciali statunitensi
- Istruttore di tiro
- Istruttore presso la scuola di montagna
- Sommozzatore combattente, che è addestrato all’esecuzione di operazioni, principalmente di ricognizione o sorveglianza speciale, inerenti qualsiasi obiettivo lacustre, fluviale o marittimo
- Istruttore di combattimento ravvicinato
- Istruttore delle tecniche di guida tattica
La strada è lunga ma comincia oggi
Come avrai capito, entrare a far parte del GIS Carabinieri non è affatto un gioco da ragazzi. Occorrono mentalità, ambizione, sacrificio, abnegazione e soprattutto passione per la professione. Non tutti riescono a raggiungere il proprio obiettivo, a maggior ragione se stiamo parlando di una vera e propria élite militare.
Il primo step, in ogni caso, è quello di indossare la divisa della Benemerita, per poi puntare sempre più in alto. Ti consigliamo dunque di non sottovalutare la fase iniziale di arruolamento, permettendo a Nissolino Corsi di affiancarti nel tuo percorso di preparazione al Prossimo Concorso Allievi Carabinieri.
Come puoi leggere qui, non ci aspettiamo l’uscita del bando prima di maggio 2025. Ciò significa solo una cosa: hai tutto il tempo per farti trovare pronto quando sarai convocato alla prima prova della selezione.
Lascia ora i tuoi contatti per una consulenza gratuita e senza impegno, ti ricontatteremo il prima possibile. E poi ricordati di chi ti ha formato una volta che sarai dentro al GIS Carabinieri.
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