Abbiamo preparato uno specchietto che raggruppa tutte le Forze Speciali italiane: consultalo attentamente e scegli la tua preferita
Indice
Le Forze Speciali italiane sono un punto di riferimento per le Forze Armate e le Forze di Polizia del nostro Paese. Sono molti, infatti, i reparti speciali che svolgono direttamente operazioni speciali sul campo, supportati da altrettanto numerosi gruppi militari che invece supportano i primi.
Ogni Forza Armata e Forza di Polizia presenta almeno una o più Forze Speciali italiane. Ognuna di queste, a seconda del Corpo in cui è inquadrata, opera in un determinato ambiente e porta a compimento gli obiettivi per cui è chiamata a intervenire.
Le Forze Speciali italiane intervengono quando c’è necessità di compiere un’Operazione Militare Speciale. Con questo termine si intendono tutte quelle azioni militari “non convenzionali” a effetto strategico. Queste includono, ad esempio, il contrasto all’attività insurrezionale e terroristica, la liberazione di ostaggi, le incursioni contro obiettivi nemici, le ricognizioni speciali e l’addestramento delle forze di sicurezza di paesi instabili dal punto di vista politico, sociale, economico e militare.
Iniziamo dunque questo viaggio all’interno delle Forze Speciali italiane e cerchiamo di ricapitolare tutte le loro caratteristiche.
Reparti Speciali Esercito Italiano
Iniziamo a osservare le Forze Speciali italiane analizzando i Reparti Speciali Esercito Italiano. L’EI è la Forza Armata terrestre e conta una Forza Speciale TIER 1, due Forze Speciali TIER 2 e quattro reggimenti a supporto. Stiamo parlando di uno dei raggruppamenti militari più conosciuti in Italia e nel mondo: il 9° Reggimento d’assalto Paracadutisti “Col Moschin”, Forza Speciale TIER 1 e del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti (“Ranger”) e 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione e Acquisizione Obiettivi (RRAO) “Folgore” (TIER 2)..
“Il Nono” è il reparto di Incursori dell’Esercito composto da personale altamente selezionato e specificatamente addestrato per compiere l’intero spettro delle Operazioni Speciali. La componente operativa del 9° Reggimento d’assalto Paracadutisti “Col Moschin” è costituita da ufficiali, sottufficiali, graduati e volontari (in servizio permanente o in ferma prefissata).
L’addestramento dei membri del “Col Moschin” è celebre per il suo grado di difficoltà molto alto. Il corso di preparazione, infatti, dura due anni e culmina con la consegna del brevetto di “Incursore”. Il nome del Reggimento deriva dal Col Moschin, ossia una collina che gli Arditi del 9° Reparto di Assalto conquistarono durante la Prima Guerra Mondiale.
L’Esercito Italiano può poi contare su due Forze Speciali TIER 2, il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti (“Ranger”) e il 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione e Acquisizione Obiettivi (RRAO) “Folgore”. Questi due reparti possono compiere, con la medesima efficacia, una parte significativa delle missioni ad esse assegnate, con particolare riferimento alle tre missioni «NATO SOF» (Direct Action, Military Assistance e Special Reconnàissance).
A supporto del “Nono” e degli altri due TIER 2, l’Esercito Italiano ha a disposizione altri reggimenti, che hanno il compito di assistere le forze TIER 1 e TIER 2. Questi sono:
- Reggimento Lagunari “Serenissima”
- 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (R.E.O.S.) “Aldebaran”
- 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore”
- 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”
#BorgoEgnazia
Paracadutisti dell’@Esercito e il nostro #Tricolore. Ad ammirarli i leader del #G7.
Un’immagine suggestiva che racconta della passione e professionalità delle nostre #ForzeArmate. #Difesa al servizio del Paese pic.twitter.com/rhkSUF8FIe— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) June 14, 2024
Reparti Speciali Marina Militare
Anche la Marina Militare vanta nei suoi ranghi un reparto d’élite, iscritto fra le Forze Speciali italiane. Stiamo parlando del Gruppo Operativo Incursori (GOI Marina), che rappresenta una delle due articolazioni del COMSUBIN.
Grazie alle loro spiccate capacità sul campo, flessibilità e autonomia, i GOI Marina sono preziosi nel contesto di scenari operativi considerati critici. Nell’attuare scacchiere internazionale, caratterizzato da operazioni di guerra non convenzionali, è cruciale avere a disposizione un gruppo come i GOI. Il Gruppo Operativo Incursori rappresenta infatti uno strumento agile e flessibile, adeguato ad affrontare contesti complessi come quello odierno.
Per diventare Incursori nel GOI Marina bisogna superare un corso della durata di circa 12 mesi presso la Scuola Incursori di COMSUBIN, sita nella provincia ligure di La Spezia. Nel GOI sono inquadrati militari di tutti i gradi, partendo dagli ufficiali fino ad arrivare ai VFI. Il Gruppo Operativo Incursori trae le sue origini dalla decima flottiglia mas che, durante la Seconda Guerra Mondiale riuscì ad affondare o danneggiare gravemente navi nemiche per un totale di oltre 200mila tonnellate.
A supportare i GOI Marina, inseriti nei Reparti Speciali Marina, ci sono:
- Compagnia FOS del Reggimento San Marco
- Gruppo Navale Speciale
- Reparto Eli-assalto
- Gruppo Operativo Subacquei GOS
Reparti Speciali Aeronautica Militare
L’Aeronautica Militare è la Forza Armata che si occupa della difesa dei cieli nazionali. Nonostante sia il Corpo più giovane, vanta un Reparto Speciale d’eccellenza: il 17° Stormo Incursori.
Il gruppo ha il compito di selezionare ed equipaggiare i futuri operatori delle Forze Speciali e dei Reparti STOS (Supporto Tattico Operazioni Speciali). Gli scenari d’impiego che più si addicono a un Incursore Aeronautica Militare sono: ricognizioni speciali, azione diretta, assistenza militare, rilascio ostaggi, operazioni anti-terrorismo e ricognizioni strategiche.
Come vale per tutte le Forze Speciali italiane, anche per entrare nel 17° Stormo Incursori è necessario superare un addestramento molto duro. Si parte con il corso operatore basico, della durata di circa 9 mesi. Si procede poi con l’abilitazione per diventare incursore Aeronautica a tutti gli effetti: questo passaggio richiederà circa 4 mesi.
Il simbolo del 17° Stormo Incursori è il basco color sabbia, una tradizione che l’AM porta avanti dal 1942 quando i Reparti Speciali Aeronautica erano costituiti da il Battaglione Arditi Distruttori della Regia Aeronautica.
A supporto del 17 Stormo Incursori Aeronautica Militare, ci sono:
- 9° Stormo “Francesco Baracca”
- Supporto Tattico alle Operazioni Speciali (STOS) – 17° Stormo
Reparti Speciali Carabinieri
In questa rassegna delle Forze Speciali italiane non poteva certamente mancare l’unico gruppo dei Reparti Speciali Carabinieri. Stiamo parlando del GIS, il Gruppo di Intervento Speciale dell’Arma.
Vera e propria punta di diamante dell’Arma, è dispiegata quando è necessario intervenire per liberazione ostaggi, contrasto alla criminalità organizzata, investigazioni anti-crimine, operazioni di polizia ad alto rischio e servizi di scorta e protezione per le più alte cariche dello Stato, anche all’estero.
Come per le altre Forze Speciali italiane, anche per accedere ai GIS è necessario superare una selezione molto serrata e un addestramento altrettanto impegnativo. Gli aspiranti membri del Gruppo di Intervento Speciale provengono dal 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”, presso il quale devono aver necessariamente prestato servizio per almeno 2 anni. Si passa poi alla formazione con tecniche di combattimento, tiro rapido e preciso, gestione esplosivi, arrampicata e sciata ecc.
La fondazione del GIS risale al 6 febbraio 1978, su volere dell’allora ministro dell’Interno Francesco Cossiga. Da allora, il Reparto è stato impiegato sia in Italia che all’estero in scenari quali Albania, Bosnia, Kosovo e Iraq.
A supportare le operazioni dei Reparti Speciali Carabinieri, troviamo:
- 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”
Reparti Speciali Guardia di Finanza
Veniamo ora all’unica Forza di Polizia a ordinamento Militare, nonché l’unica a non essere sottoposta al controllo del ministero della Difesa e dell’Interno, poiché supervisionata dal ministero dell’Economia e delle Finanze: la Guardia di Finanza.
Il Corpo delle Fiamme Gialle, giunto al suo 250° anniversario della fondazione, è una delle Forze più versatili in Italia. Per questo motivo i Reparti Speciali Guardia di Finanza si articolano in diversi comandi e servizi.
Le Forze Speciali italiane relative alla Guardia di Finanza sono:
- Comando Tutela Economia e Finanza:
- Nucleo Speciale Entrate
- Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie
- Nucleo Speciale di Polizia Valutaria
- Nucleo Speciale Antitrust
- Comando Unità Speciali:
- Nucleo Speciale Anticorruzione
- Nucleo Speciale Commissioni Parlamentari d’Inchiesta
- Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche
- Nucleo Speciale Beni e Servizi
- Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (SCICO)
- Reparto Tecnico Logistico e Amministrativo dei Reparti Speciali
Per ciò che riguarda il Comando Tutela Economia e Finanza, parliamo di un Comando che coordina le investigazioni sia in campo economico (tasse, tributi, frodi) che in campo finanziario (borsa, riciclaggio, trust e anti-terrorismo internazionale). Il Comando Unità Speciali, invece, deve occuparsi di questioni ben più delicate sul piano politico, visto che svolge funzione anti-corruzione e di vigilanza e/o cooperazione investigativa nei confronti delle Commissioni Parlamentari d’Inchiesta.
In materia di mafie, invece, gli esperti sono i finanzieri del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (SCICO). Questi fungono da raccordo con i Servizi Centrali delle altre Forze di Polizia, con la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) e con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA). Per ultimo, ma non certo per importanza, troviamo il Reparto Tecnico Logistico e Amministrativo dei Reparti Speciali Guardia di Finanza, che si occupa di mantenere efficienti le caserme, arruolare nuovo personale e gestire la logistica durante le operazioni.
Reparti Speciali Polizia di Stato
È il turno della Polizia di Stato e dei suoi Reparti Speciali. La PdS è la principale Forza di Polizia a ordinamento civile che opera sul nostro territorio. I suoi impieghi sono molteplici, pertanto anche i Reparti Speciali Polizia di Stato sono diversi e scendono in campo nei più svariati scenari.
I Reparti Speciali Polizia di Stato sono:
- Ufficio per l’Amministrazione Generale (Polizia Amministrativa e Polizia dell’Immigrazione e delle Frontiere)
- Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia
- Ufficio Centrale Ispettivo
- Direzione Centrale per gli Affari Generali
- Direzione Centrale della Polizia Criminale (Criminalpol)
- Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione (DCPP):
- Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS)
- Unità Operative di Pronto Intervento (UOPI)
- Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali (DIGOS)
- Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali Polizia di Stato:
- Polizia Ferroviaria (Polfer)
- Polizia Postale e delle Comunicazioni
- Polizia Stradale
- Reparti Mobili della Polizia di Stato
- Servizio Aereo della Polizia di Stato
- Reparto Artificieri della Polizia di Stato
- Reparto a Cavallo della Polizia di Stato
- Reparto Cinofili della Polizia di Stato
- Nuclei Tiratori Scelti
- Direzione Centrale per i Servizi Antidroga
- Direzione Centrale per le Risorse Umane
- Direzione Centrale per gli Istituti di Formazione
- Direzione Centrale di Sanità
- Direzione Investigativa Antimafia (DIA)
- Nucleo Centrale Interforze per la Sicurezza Personale (UCIS)
- Direzione Centrale Anticrimine (DAC):
- Servizio Centrale Operativo (SCO)
- Servizio di Polizia Scientifica (SPS)
- Servizio Controllo del Territorio (SCT)
- Uffici Speciali (Ispettorati di Pubblica Sicurezza) presso:
- Senato della Repubblica e Camera dei Deputati
- Città del Vaticano
- Palazzo Chigi (Presidenza del Consiglio dei Ministri)
- Presidenza della Repubblica Siciliana
- Palazzo del Quirinale (Presidenza della Repubblica)
Insomma, le Forze Speciali italiane della Polizia di Stato si prestano ai più svariati scenari che vanno dalla sicurezza di personalità considerate a rischio o di obiettivi sensibili all’intervento in situazioni di crisi passando dalla gestione del personale.
Reparti Speciali Polizia Penitenziaria
Siamo giunti quasi alla conclusione di questa approfondita analisi: è il turno dei Reparti Speciali Polizia Penitenziaria. Stiamo parlando del Gruppo Operativo Mobile (GOM), incaricato dalla legge di occuparsi dei detenuti sottoposti al regime carcerario speciale (41-bis).
Il GOM svolge operazioni di:
- Attività di controllo sulla corrispondenza, sui colloqui visivi e telefonici, del sopravvitto e di ogni altro servizio riguardante i detenuti al 41-bis
- Osservazione dei collaboratori di giustizia
- Traduzioni e piantonamenti di detenuti ad alto indice di pericolosità
- Osservazione dei detenuti per reati di terrorismo, anche di matrice internazionale
- Messa in sicurezza di istituti interessati da rivolte dei detenuti stessi
La dotazione organica di questo Gruppo, facente parte delle Forze Speciali italiane, è pari a 620 unità, ripartite fra diversi ruoli. Il personale impiegato negli attuali dodici Reparti Operativi Mobili (ROM) viene spostato per motivi di sicurezza ogni 6/8 mesi.
Reparti Speciali Vigili del Fuoco
Arriviamo alla fine della nostra analisi sulle Forze Speciali italiane analizzando i Reparti Speciali Vigili del Fuoco. I VVF sono storicamente tra le Forze più apprezzate dal popolo italiano, grazie alla loro audacia e alla estrema competenza. Tutto questo si riflette in una serie di Reparti Speciali che possono essere impiegati nei contesti più vari e con diverso indice di pericolosità.
- Nucleo Investigativo Antincendi (NIA)
- Nucleo Sommozzatori
- Nucleo Elicotteri
- Nucleo Speleo-Alpino-Fluviale
- Nucleo Cinofilo
- Nucleo Topografia Applicata al Soccorso (TAS)
- Aeroportuali
- Portuali
- Nucleo Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico (NBCR)
- Radioriparatori
Come anticipato, questi Reparti Speciali Vigili del Fuoco richiedono un elevatissimo livello di preparazione. In particolare, il Nucleo Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico è chiamato a intervenire quando si verificano incidenti con fuoriuscita di sostanze pericolose e in caso di attacco non convenzionale sferrato da minacce esterne. Per entrare nel Nucleo NBCR è necessario anzitutto arruolarsi nei Vigili del Fuoco. Successivamente, è necessario far domanda per entrare nel Nucleo, a cui si accede solo dopo essere stati selezionati da una commissione interna avendo superato accertamenti specifici e prove fisiche.
Preparati con noi
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