Come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate

Come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate: l’approfondimento

Guglielmo AllochisAltre Notizie

Come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate

Ti sei mai chiesto come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate? Leggi il nostro articolo e lo scoprirai

 

Come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate? È possibile e oggi approfondiremo proprio questo argomento. Diventare pilota di aerei rappresenta un desiderio di moltissime persone, ma per farlo occorre affrontare un percorso lungo e impegnativo, che inizia spesso con l’arruolamento in un’Accademia Aeronautica e prosegue con anni di addestramento e servizio operativo.

Succede spesso, però, che molti piloti, dopo aver accumulato esperienza nelle Forze Armate, abbiano voglia di intraprendere una carriera nell’aviazione civile, lavorando per compagnie aeree commerciali. Il passaggio dal settore militare a quello civile non è immediato e richiede il rispetto di determinate procedure burocratiche e formative.

All’interno di questo articolo vedremo nel dettaglio come diventare pilota di aerei civili partendo da una carriera militare e ottenere le qualifiche necessarie per pilotare aerei di linea, ma anche le motivazioni che hanno portato – storicamente e tutt’ora – i piloti militari a cercare lidi migliori.

 

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Il congedo dalla Forza Armata

Il primo passo, se ti interessa sapere come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate, è ottenere il congedo. A seconda del grado e del tipo di contratto firmato con la Forza Armata, il pilota deve rispettare vincoli di servizio, che possono variare in base agli anni di addestramento ricevuti e agli accordi stipulati al momento dell’arruolamento. Ecco alcune differenze:

  • Ufficiali dell’Aeronautica Militare (provenienti dall’Accademia): spesso vincolati a un periodo di servizio minimo di 12-15 anni, dovuto all’elevato costo della formazione. In caso di congedo anticipato, potrebbe essere richiesto un rimborso parziale o totale delle spese di addestramento.
  • AUFP (Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata): solitamente legati a contratti di breve-media durata (circa 12 anni per i piloti), dopo i quali possono congedarsi o tentare il passaggio nei ruoli permanenti.
  • AUPC (Allievi Ufficiali Piloti di Complemento): hanno un vincolo di servizio inferiore rispetto agli Ufficiali dell’Accademia, solitamente tra i 10 e i 12 anni, e vengono impiegati prevalentemente per esigenze operative delle Forze Armate prima di poter valutare un congedo.
  • Sottufficiali piloti: possono avere vincoli variabili a seconda della loro formazione e del contratto sottoscritto, ma spesso hanno maggiori margini di uscita rispetto agli Ufficiali di carriera.

Una volta portati a termine gli obblighi contrattuali e ricevuto il nulla osta dalla Forza Armata, il pilota è libero di avviare il processo di transizione verso l’aviazione civile e diventare pilota di aerei commerciali.

Conversione delle licenze e formazione aggiuntiva

Il secondo passo cruciale per chi vuole diventare pilota di linea è la conversione delle licenze di volo militari in certificazioni civili riconosciute a livello internazionale, come la Licenza di Pilota di Linea (ATPL). Le ore di volo accumulate durante la carriera militare possono essere riconosciute, ma il pilota deve comunque completare corsi aggiuntivi per adeguarsi agli standard dell’aviazione civile.

In Europa, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) prevede procedure specifiche per il rilascio delle licenze ATPL a ex piloti militari, i quali devono superare esami teorici e pratici, nonché ottenere abilitazioni specifiche per i velivoli commerciali. In alcuni casi, i piloti possono anche dover frequentare corsi di adattamento presso scuole di volo certificate, passaggio obbligato per diventare pilota aerei nel settore civile.

Insomma, se la tua curiosità era capire come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate, ti abbiamo risposto. Vediamo ora le principali motivazioni per cui, molti soggetti hanno affrontato – e continuano ancora oggi – questa transizione.

 

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Come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate: le motivazioni principali

Molti piloti militari decidono di diventare piloti di linea per diverse ragioni, tra cui:

  • Maggiore guadagno: le compagnie aeree commerciali spesso offrono stipendi più alti rispetto a quelli ottenuti durante la carriera militare, soprattutto per i piloti con esperienza. Questo è stato storicamente uno dei principali motivi per cui molti piloti hanno lasciato le Forze Armate.
  • Stabilità lavorativa: il servizio militare impone trasferimenti frequenti e periodi di missione, mentre il lavoro in una compagnia civile può offrire una routine più prevedibile.
  • Maggiori opportunità di carriera: molte compagnie aeree offrono la possibilità di scalare posizioni fino a diventare comandanti o istruttori.
  • Migliore equilibrio tra vita lavorativa e personale: il servizio militare impone ritmi intensi e lunghi periodi di assenza da casa, mentre l’aviazione civile, pur impegnativa, permette una gestione più flessibile della vita familiare.
  • Minor rischio potenziale: nonostante pilotare un mezzo civile non sia cosa semplice, è sicuramente meno rischioso per la vita di un pilota agire in tempo di pace rispetto al rischiare di morire in guerra su un velivolo militare

Negli scorsi decenni, il fenomeno della fuga di piloti militari verso le compagnie aeree commerciali divenne così rilevante da spingere lo Stato ad aumentare gli stipendi e i benefici per gli appartenenti alle Forze Armate.

La formazione di un pilota militare rappresenta un investimento enorme per lo Stato, che spende cifre considerevoli per addestrare professionisti di alto livello. Tuttavia, molti di questi piloti, una volta completato il loro periodo minimo di servizio, si trovavano attratti dagli stipendi e dalle condizioni offerte dalle compagnie civili, come Alitalia (oggi ITA Airways) e altre grandi compagnie internazionali.

Questo portava a una perdita significativa per la Forza Armata, che vedeva partire personale altamente qualificato dopo aver investito anni nella sua preparazione. Per contrastare questo fenomeno, furono introdotti, come anticipato, incentivi economici e miglioramenti nelle condizioni di lavoro per rendere più competitiva la carriera militare rispetto a quella civile.

L’Inserimento nell’Aviazione Commerciale

Una volta ottenuta la licenza civile, il pilota può iniziare a candidarsi presso compagnie aeree. Spesso, le compagnie richiedono esperienza su velivoli commerciali specifici, quindi potrebbe essere necessario frequentare corsi di Type Rating per ottenere l’abilitazione a modelli di aerei di linea come il Boeing 737 o l’Airbus A320.

L’esperienza accumulata in ambito militare è un grande vantaggio, poiché i piloti militari sono noti per la loro elevata disciplina, capacità di gestione dello stress e competenza tecnica. Ma devono anche adattarsi alle procedure operative dell’aviazione civile, che possono differire significativamente da quelle militari.

Dunque, se volevi sapere come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate, avrai capito che il passaggio rappresenta sì una sfida, ma offre grandi opportunità per chi desidera continuare a volare in un contesto differente. Seguendo i giusti passaggi e investendo nella propria formazione, chi vuole diventare pilota di aerei di linea può trasformare la propria carriera e trovare successo nel settore dell’aviazione commerciale.

Guarda al futuro senza dimenticare il presente

Se sei interessato a capire come diventare pilota di aerei civili dopo una carriera nelle Forze Armate fai benissimo a informarti subito. Ciò che devi tenere bene a mente, però, è che vincere un concorso militare non è affatto un gioco da ragazzi.

Un ripensamento, una “doppia carriera” è un’opzione assolutamente percorribile, e siamo qui proprio a rimarcare ciò. Se il tuo obiettivo, intanto, è quello di vincere un concorso nelle Forze Armate devi sapere che occorrono mentalità e dedizione. E non sarà comunque facile.

Ecco perché la scelta migliore che puoi fare è quella di rivolgerti al Centro leader in questo settore da oltre trent’anni, Nissolino Corsi. Saremo al tuo fianco dal primo momento: ti orienterai, ti preparerai alle prove teoriche, a quelle psico-attitudinali e a quelle fisiche, senza tralasciare nulla.

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Ciò che devi fare è lasciare i tuoi contatti in questo momento e attendere di essere richiamato per una consulenza COMPLETAMENTE GRATUITA e SENZA IMPEGNO. Prenditi cura del tuo presente, strizzando l’occhio alle possibilità che ti offrirà il futuro.

 

 

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