Col Moschin

Col Moschin: tutti i segreti dei paracadutisti più famosi d’Italia

Guglielmo AllochisUncategorized

Col Moschin

Il Col Moschin è un reparto appartenente alle Forze Speciali italiane: leggi la nostra guida per sapere come farne parte

 

Col Moschin, due parole che fin da subito richiamano alla mente l’eccellenza dell’Esercito Italiano. Anche chi non è appassionato dell’argomento, avrà senz’altro sentito parlare di questo Reparto Speciale delle Forze Armate italiane. Il 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” è composto da professionisti in grado di compiere missioni in una moltitudine di scenari operativi.

In questo articolo ti sveleremo tutti i segreti del 9 Col Moschin e ti illustreremo come entrare a far parte degli Incursori Esercito Italiano.

 

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Cosa sono gli Incursori

L’Incursore Esercito Italiano è una figura centrale dell’ecosistema delle Forze Armate. Chi entra a far parte del 9 Col Moschin si contraddistingue per una duttilità e particolare propensione all’azione. Gli incursori scendono infatti in campo quando c’è da compiere un’Operazione Speciale. Prima di proseguire nel tratteggiare tutte le caratteristiche del 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” vale la pena soffermarsi sul significato del termine “Operazione Speciale” e sulla distinzione tra TIER 1 e TIER 2.

Per Operazione Speciale si intende un’azione militare che ha come scopo quello di neutralizzare o conquistare un obiettivo di eccezionale rilevanza strategica oppure di riportare alla normalità una situazione di grande pericolo e tensione per i civili coinvolti. Ad esempio, un’Operazione Speciale in cui è rimasto celebre l’apporto dei Col Moschin è senza dubbio quella in Somalia, valsa la Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito nel 1994. In un quadro di forte instabilità politica e sociale infatti, gli Incursori del 9 Col Moschin eseguivano operazioni contro guerriglieri e banditi comuni, infiltrandosi alla ricerca di armi ed equipaggiamenti.

In aggiunta, è utile illustrare qui la distinzione tra TIER 1 e TIER 2. Le Forze Armate italiane dispongono tutte di un corpo TIER 1 (Special Mission Unit – SMU). Le prime corrispondono a unità che svolgono missioni speciali a un alto livello di segretezza; mentre le forze TIER 2 compiono operazioni speciali (SOF), con particolare riferimento alle tre missioni «NATO SOF» (Direct Action, Military Assistance e Special Reconnàissance).

Per fare tutto ciò, gli Incursori devono seguire un addestramento molto duro che li porterà a diventare una vera eccellenza tra le fila delle Forze Armate italiane.

Come si fa ad entrare nel 9 Reggimento Col Moschin?

Per quanto riguarda l’arruolamento nelle fila del 9 Col Moschin, dobbiamo innanzitutto precisare che possono acquisire il brevetto da incursore Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Volontari di truppa. Il corso ha una durata di circa 2 anni.

Arruolamento Nono Col Moschin: i Volontari

L’arruolamento per il Comparto “Operazioni Speciali” dell’Esercito è disponibile anche per i Volontari in Ferma Iniziale (VFI). I VFI vengono inquadrati direttamente presso i Reggimenti di Addestramento Volontari durante il corso di formazione di base, oppure possono comunicare il proprio desiderio di entrare nei Col Moschin all’atto della domanda di rafferma per il secondo anno. Inoltre, i VFI già effettivi ad uno dei reparti dipendenti dal Comando delle Forze Speciali dell’Esercito, possono presentare la domanda per accedere al percorso di arruolamento.

Il personale VFI che vuole diventare Incursore Esercito Italiano viene prima affidato al Centro Addestramento di Paracadutismo (PISA) per diventare paracadutista e per poi sottoporsi alle selezioni per accedere al “Corso per Operatore Basico per le Operazioni Speciali“. Il personale VFI che ottiene la qualifica OBOS può partecipare al Bando di Concorso per VFP4 dell’Esercito approfittando degli specifici posti riservati. Coloro i quali portano a compimento il Corso OBOS passano alla successiva fase di Specializzazione per “Incursore“.

Reggimento Col Moschin: l’arruolamento per i VFP4

Il personale VFP4 “Incursore” che abbia terminato la propria rafferma quadriennale con le dovute note di merito, transiterà in “servizio permanente” (ovvero, “a tempo indeterminato“) potendo usufruire degli specifici posti che saranno riservati nei ranghi del Col Moschin.

Come entrare negli Incursori Col Moschin: i Graduati

I Sergenti, i Graduati in Servizio Permanente e i Volontari in Ferma Prefissata di 4 anni (VFP4) già in servizio presso i reparti della Forza Armata, che desiderano entrare nel Nono Col Moschin, devono sottostare alle Ricerche di Personale che vengono diramate ogni anno dal Comando delle Forze Operative Terrestri.

Sottufficiali e Ufficiali: come arruolarsi nel Col Moschin

Gli Ufficiali e i Marescialli che frequentano i rispettivi corsi di formazione di base, vengono arruolati direttamente presso gli Istituti di Formazione al termine del ciclo di studi.

 

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Prove Fisiche 9 Col Moschin

Come spiegato all’inizio dell’articolo, il 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello dell’EI. Per questo motivo la selezione per entrarne a far parte è davvero rigida e particolarmente impegnativa da affrontare.

Come si fa ad entrare nel 9 Reggimento Col Moschin? Ecco l’iter completo, diviso in due fasi:

1. Fase Selettiva e Formativa di Base Comune a tutte le unità di Forze Speciali (22 settimane), è strutturata su:

  • fase di preparazione a distanza (4 settimane), durante la quale il candidato deve allenarsi/prepararsi a sostenere la selezione fisica;
  • prove fisiche e tirocinio di selezione psico-attitudinale (2 settimane), il cui scopo è quello di verificare la preparazione atletica degli aspiranti e testarne la resistenza psico-fisica ed il profilo attitudinale attraverso la condotta di intense e continuative attività di tipo tattico. Le prove costituenti la selezione fisica sono:
  • corsa piana: 2000 mt. entro 8’20”;
  • trazioni alla sbarra: minimo 10 in 1′ (impugnatura prona);
  • piegamenti sulle braccia (flessioni): minimo 30 in 1′;
  • piegamenti alle parallele: minimo 15 in 1′;
  • piegamenti addominali: minimo 40 in 1′;
  • marcia zavorrata: 10 km con zaino 10 kg entro 1h12′;
  • salita alla fune(prova con sbarramento): 4 mt entro 1’45” (qualunque tecnica);
  • salto in alto(prova con sbarramento): minimo 120 cm (qualunque tecnica);
  • prova di apnea(prova con sbarramento): 15 mt lineari in uniforme da combattimento e servizi senza stivaletti;
  • prova di galleggiamento(prova con sbarramento): minimo 5′ in uniforme da combattimento e servizi senza stivaletti;
  • prova di nuoto(prova con sbarramento): 50 mt entro 2’15” in uniforme da combattimento e servizi senza stivaletti (qualunque stile).
  • Corso “Operatore Basico per Operazioni Speciali” (OBOS) (12 settimane), condotto sotto l’autorità del Comandante del COMFOSE e svolto sotto egida del Centro Addestramento Operazioni Speciali (Ce.Add.OS), è ha lo scopo di fornire una preparazione basica omogenea comune a tutti gli Operatori di Forze Speciali di tutti i reparti FS, su principio dell’interoperabilità. Il superamento del Corso OBOS comporta il conseguimento della qualifica di “Operatore Basico per Operazioni Speciali” e rappresenta condizione necessaria per l’accesso alla successiva fase di Specializzazione che si svolge presso ciascun reparto di Forze Speciali.
  • Corso di paracadutismo “Fune di Vincolo” (4 settimane), condotto presso il Centro Addestramento di Paracadutismo (CAPAR) della Brigata paracadutisti “Folgore”, propedeutico all’acquisizione del brevetto di paracadutista militare (coloro già in possesso del brevetto accedono direttamente alla fase di Specializzazione).

2. Fase di Specializzazione per Incursore (55 settimane), è articolata su:

  • Corso di Specializzazione per Incursori, composto dai moduli:
  • Combattimento per Incursori;
  • Combattimento avanzato per Incursori;
  • Sopravvivenza operativa e Resistenza agli Interrogatori per Incursori;
  • Mobilità anfibia;
  • Ricognizioni Strategiche
  • Vari corsi di mobilità ambientale presso i Centri Addestramento dell’Esercito (Sci, Alpinismo e Tecnica di Caduta Libera).

Col Moschin: reparti a supporto

Come vi abbiamo illustrato nell’articolo Forze Speciali italiane, il Col Moschin è l’unico Reparto Speciale dell’Esercito Italiano con categoria TIER 1. Ciò però non significa che sia il solo ad effettuare Operazioni Militari Speciali. Accanto al Reggimento d’Assalto Paracadutisti più famoso d’Italia infatti, ci sono i due reparti TIER 2. Parliamo del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti (“Ranger”) e del 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione e Acquisizione Obiettivi (RRAO) “Folgore”, che svolgono operazioni speciali con particolare riferimento alle tre missioni «NATO SOF» (Direct Action, Military Assistance e Special Reconnàissance). L’Esercito Italiano ha poi a disposizione i seguenti reparti a supporto:

  • Reggimento Lagunari “Serenissima”
  • 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (R.E.O.S.) “Aldebaran”
  • 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore”
  • 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”

 

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Cosa vuol dire Col Moschin? La storia del Reggimento

Col Moschin è una vetta del Massiccio del Grappa, luogo chiave della Prima Guerra Mondiale situato lungo le Prealpi Venete a 1279m di altitudine. Siamo nel pieno della Grande Guerra, il primo grande conflitto di posizione della Storia. Le trincee paralizzano l’Europa e le prime mitragliatrici annullano qualunque tentativo di assalto frontale. L’Esercito Italiano ha perciò bisogno di organizzare una squadra di assalto che possa preparare il terreno per gli attacchi della Fanteria.

Le azioni in pianura sono dunque proibitive: c’è la necessità di assicurarsi il controllo delle montagne. Viene quindi approntato il IX Reparto d’Assalto, inserito nelle fila degli Arditi. Il neonato raggruppamento si distingue proprio sul Massiccio del Grappa, dove riconquista proprio Col Moschin. L’azione è condotta in modo talmente efficace che la dicitura “Col Moschin” accompagnerà il Nono fino ai giorni nostri.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, come tanti reggimenti dell’Esercito Italiano, anche il 9°, dopo l’Armistizio di Cassibile, passa dalla parte della Resistenza per combattere la Guerra di Liberazione che porterà alla nascita della Repubblica Italiana.

Nel 1946 il Reparto viene smantellato, ricostituendosi però a livello di Compagnia sette anni più tardi. Nel giugno del 1954 assume la denominazione di Reparto Sabotatori Paracadutisti che diventerà poi Battaglione Sabotatori Paracadutisti nel 1961. L’attuale denominazione 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” risale al 1995.

Preparati con noi e diventa un Incursore

Il Col Moschin è una vera punta di diamante delle nostre Forze Armate. Entrare a farne parte, come hai potuto leggere, è un’ambizione e un privilegio che spetta ai più capaci e meritevoli. Se anche tu hai questo sogno nel cassetto, non esitare: contatta Nissolino Corsi.

Grazie al nostro Metodo, affinato nell’arco di oltre un trentennio di esperienza nella preparazione ai Concorsi Militari, entrare nel 9 Col Moschin sarà un pizzico più agevole. Lascia ora i tuoi contatti e verrai prontamente richiamato per una consulenza gratuita e senza impegno. Cosa aspetti?

 

 

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